Cuore e Coraggio
La passione innanzitutto, quella ereditata dal nonno fondatore. E l’audacia, che gli è servita a guidare l’azienda verso traguardi importanti. Giovanni Fossati, Amministratore Unico della Fossati Serramenti, si racconta.
100 anni, tempo di bilanci. Lei è alla guida dell’azienda da quasi 30 anni. Quali sono state le sfide più grandi che ha dovuto affrontare sin qui?
Sono in azienda da 35 anni, dal ‘92 ho iniziato a gestire la parte amministrativa/finanziaria, poi dal ‘97 sono diventato Amministratore Unico. La prima vera sfida è arrivata intorno alla fine anni degli anni ‘90 quando l’azienda ha iniziato a svilupparsi e ad ampliarsi sia a livello locale sia fuori dal mercato piacentino attraverso una valida organizzazione commerciale di agenti che operavano in tutta l’Emilia Romagna, in Lombardia, in parte del Veneto e anche, a spot, in cantieri più lontani con interventi, per esempio, a Roma e in Sardegna. È stato questo l’inizio di una crescita che ci ha portati a passare da 4/5 dipendenti a 15/20 e ad affrontare con serenità un periodo piuttosto stabile sia come sviluppo che come fatturato e impiego di personale, fino a fine 2007/inizio 2008 quando abbiamo deciso di affiancare alla produzione storica del legno quella dei serramenti in PVC. L’azienda allora aveva una forte tradizione legata solo ed esclusivamente alla lavorazione del legno e introdurre un materiale nuovo significava ripartire quasi da zero e fare delle scelte: abbiamo accantonato il legno che in quel periodo era un po’ in crisi, ma soprattutto perché gli spazi a disposizione e la forza lavoro ci servivano per la produzione del PVC che stava davvero decollando e con cui eravamo riusciti ad essere competitivi e a posizionarci molto bene sul mercato. Una sfida in cui ho creduto molto e che ha portato la Fossati ad una crescita esponenziale per circa 6/7 anni, a cui è seguita una fase di consolidamento e di ulteriore e rapido sviluppo su tutti i fronti. Abbiamo poi investito anche sulla realizzazione di un secondo stabilimento in un’ottica di completamento di gamma per affiancare alla produzione in PVC anche il legno/alluminio e l’alluminio.
Credo comunque che la sfida più grande in tutto questo percorso sia stata proprio quella di dover strutturare e in parte ristrutturare un’azienda con un potenziale enorme che però andava rivista a livello produttivo, sia come spazi che come attrezzature e persone, facendo anche degli investimenti importanti per permetterle di consolidarsi e prepararsi a crescere ancora.
Ogni modello prodotto in Fossati unisce alla perfezione i valori della produzione tradizionale e il design più innovativo, la qualità e la funzionalità: è la forza del Made-in-Italy.
E i traguardi importanti sono arrivati. Grazie alla crescita degli ultimi anni la Fossati è stata annoverata dalla Borsa di Londra tra le 110 aziende italiane che si sono contraddistinte nel 2018 sul mercato europeo, mentre a novembre dello scorso anno è stata premiata a Montecitorio tra le 100 eccellenze italiane che hanno contribuito a rendere grande e riconoscibile l’emblema Italia. Due riconoscimenti importanti che di certo rendono orgogliosi e che spingono a fare sempre meglio. Quali sono i prossimi obiettivi della Fossati?
Siamo costantemente alla ricerca di nuove idee e nuovi stimoli di crescita e per questo cerchiamo di consolidarci ed investire nelle aree che più ci permettono di arrivare agli obiettivi che ci prefiggiamo. Marketing e comunicazione, per rafforzare il brand e affermare la nostra identità; rete commerciale, per allargare il nostro team di funzionari diretti; ricerca e sviluppo, per essere sempre più competitivi e continuare ad inserire prodotti nuovi e interessanti ogni anno, grazie al nostro valido ufficio interno ma avvalendoci anche di collaborazioni con progettisti esterni che arrricchiscono il nostro brand. Contando sempre su investimenti che ci aiutano a rimanere solidi e a proseguire nella crescita. Anche quest’anno, ad esempio, abbiamo investito in nuove attrezzature ed impianti. E stiamo già lavorando a nuovi prodotti da lanciare nel 2021.
La Fossati è un’azienda 100% made in Italy. Quanto è importante il concetto di italianità oggi e in cosa si traduce?
Per noi è un concetto fondamentale. Dietro Fossati c’è una tradizione, ci sono dei valori e uno stile che è indiscutibilmente tutto italiano. Ogni modello prodotto in Fossati unisce alla perfezione i valori della produzione tradizionale e il design più innovativo, la qualità e la funzionalità, caratteristiche proprie del Made-in-Italy. Abbiamo poi fornitori e collaboratori sul territorio nazionale e, per quanto possibile, cerchiamo di coltivare questo valore aggiunto dall’inizio alla fine.
Materiali riciclabili e di lunga durata, raccolta differenziata e scelta di fornitori che seguano le regole dell’economia circolare, filiera di prossimità e sostenibilità sociale. L’impegno di Fossati per l’ambiente parte da qui.
Anche il concetto di design è un valore aggiunto in Fossati. È stato lei a introdurre all’interno dell’azienda il concetto di finestra come elemento di design e non solo come semplice “infisso”. Quali sono stati gli stimoli che hanno portato a questa intuizione? Quando ha capito che era necessario un nuovo punto di vista?
Si vedeva da tempo che il mercato del serramento in legno, che fino ad allora la faceva da padrone sul territorio nazionale, era in grande difficoltà. Da un po’ ero alla ricerca di nuove soluzioni e il PVC rappresentava secondo me l’alternativa migliore sotto molti punti di vista: lontano da quell’immagine esteticamente un po’ scadente a cui era stato relegato, il PVC poteva invece essere una soluzione anche bella da vedere, di sicuro ottima e affidabile in termini di isolamento termico e acustico con un notevole impatto sul risparmio energetico, di facile manutenzione e una vera garanzia in termini di protezione e sicurezza. In più, era un prodotto che si riusciva ad industrializzare molto più di un serramento in legno. Il PVC si è rivelato quindi una scelta vincente. Oggi puntiamo anche alla collaborazione con designer esterni per realizzare prodotti dal forte appeal estetico.
Il vostro core business è il PVC, ma l’alluminio e il legno/alluminio sono comunque linee eccellenti e molto richieste. Quali sono i punti di forza delle tre tipologie di serramento?
Sono tutte linee molto interessanti perché ognuna di esse ha delle caratteristiche che possono fare la differenza in base alle necessità di chi le acquista. Il PVC rimane a tutti gli effetti il core business dell’azienda con una gamma completa di prodotti versatili e duttili, facilmente utilizzabili in varie situazioni. Nel segmento legno/alluminio chiaramente la gamma è più ridotta ma si parla comunque di un prodotto ottimo ed estremamente funzionale che si distingue non solo per gli alti standard di isolamento e resistenza ma anche per la perfetta sintesi tra il comfort della tradizione (il legno) e il design innovativo (l’alluminio), con facilità di manutenzione per il cliente finale e soluzioni cromatiche adatte alle diverse esigenze estetiche di architetti e progettisti. Infine l’alluminio, un materiale solido che mantiene inalterate nel tempo le sue caratteristiche e offre elevate prestazioni termiche, acustiche e di risparmio energetico, coniugando design e performance. Il serramento in alluminio nasce già con un profilo minimale ma stiamo lavorando per ridurre ancor più la superficie a vista della finestra in modo da permettere alla luce naturale di illuminare gli ambienti. Linee snelle e un’ampia gamma di colori e texture tra cui scegliere sono un plus anche per chi desidera soluzioni creative particolari.
Risparmio energetico e sostenibilità ambientale: quali sono le soluzioni adottate dall’azienda per la salvaguardia dell’ambiente?
Usiamo materiali interamente riciclabili e sostenibili in tutte le tre linee di produzione. Per esempio, l’alluminio è un materiale riciclabile al 100% e il PVC è uno dei materiali che richiede meno impiego di energia e quindi di emissioni di CO2 per la sua produzione. Nei nostri stabilimenti tutti gli scarti vengono recuperati e restituiti al fornitore che li rimette nel ciclo di produzione in percentuale senza quindi far perdere qualità al prodotto nuovo che ne deriva. La Fossati è molto attenta nella scelta dei fornitori: selezioniamo aziende che seguano le regole dell’economia circolare in un’ottica di riduzione degli sprechi e di ottimizzazione nell’utilizzo di materie prime e risorse. E la stessa Fossati ha scelto una filiera di prossimità, per garantire sicurezza e trasparenza del suo ciclo produttivo. Abbiamo poi una struttura interna che ci permette di smaltire in maniera differenziata tutti i materiali che utilizziamo. In entrambi gli stabilimenti ci sono contenitori appositi per gli scarti di alluminio, ferro, vetro e legno. E siamo quasi vicini ad azzerare anche gli scarti indifferenziati: per esempio, accanto ai distributori automatici ci sono dei macinatori che lavano, triturano e preparano per il riciclo sia la bottiglietta dell’acqua che il bicchierino di caffè. Un altro elemento legato alla sostenibilità è la lunga durata dei nostri serramenti: questo permette un notevole risparmio energetico, che verrebbe meno se si dovessero andare a produrre nuovi profili con una maggior frequenza. Inoltre, quest’anno l’azienda ha rinnovato ed investito nei suoi due stabilimenti produttivi aggiungendo alle facciate esterne dei frangisole che permettono di ottimizzare le temperature interne consentendo un notevole risparmio energetico. La Fossati si inserisce anche in un quadro di sostenibilità sociale, un’azienda 4.0 a tutti gli effetti molto attenta alla gestione delle sue risorse umane, alla garanzia e al rispetto dei suoi fornitori e clienti, e alla sua capacità di innovazione, con obiettivi di crescita e redditività sostenibili a medio-lungo termine.
Essere internazionale oggi è fondamentale per ogni azienda, per aumentare visibilità e per essere più competitiva. Quali sono i nuovi mercati che Fossati intende esplorare e come si sta muovendo per conquistarli?
Attualmente stiamo facendo delle indagini di mercato e qualche contatto lo abbiamo già avuto. Ci sono dei progetti, ma i nostri sforzi oggi sono concentrati a crescere ulteriormente sul mercato italiano. Siamo tra i top players del settore, con uno staff di ricerca e sviluppo molto attento e sensibile nel captare le tendenze e le richieste di professionisti e clienti. I traguardi sono ancora tanti e siamo pronti a cogliere tutte le sfide che si presenteranno.