Tutto deve funzionare alla perfezione. Qualità e quantità dei pezzi lavorati vanno ricontrollate di continuo. È importante essere puntuali con le consegne. Avere in casa e aprire una finestra Fossati vuol dire vedere il futuro migliore.

Zarko Pavlovic

Il responsabile della produzione PVC Zarko Pavlovic

Attivo dapprima nell’edilizia e poi lungo la linea di produzione, il responsabile della produzione PVC di Fossati non si ferma mai. Si è fatto valere grazie alla sua serietà, al rispetto del lavoro dei colleghi e alla grandissima voglia di fare.

Zarko Pavlovic, è arrivato nell’ottobre 2021 come responsabile dello stabilimento numero 2 del PVC, che si trova alla Cattagnina, pochi chilometri dalla sede principale.

La sua è una bellissima storia professionale, oltre che umana.
“Arrivato in Italia, lavoravo nell’edilizia: facevo il muratore. Quindi, nel 2010, ho avuto la possibilità di entrare come operaio in un’azienda specializzata in serramenti in PVC. Era meglio, per me, perché il lavoro era regolare, aveva i suoi orari. In realtà sono rimasto solo pochi mesi sulla linea di produzione. Il titolare ha voluto che mi spostassi nell’ufficio dedicato. Ho iniziato a seguire l’avanzamento della produzione stessa e alla fine a gestirla tutta. Insomma: mi ha promosso a responsabile del lavoro degli altri operai”.

Una carriera velocissima.
“Sì”, dice Zarko. Parla sempre in maniera pacata, misurando le parole. Ci pensa un attimo, poi aggiunge: “Ho imparato da subito che bisogna avere il massimo rispetto verso i colleghi. E fare onore al riconoscimento ricevuto da chi ti fa lavorare”.

Poi cos’è successo?
“Ho lavorato in quell’azienda fino al 2018, poi sono passato con la stessa mansione in un’altra realtà del settore. Esperienze entrambe preziose. Però, quando è arrivata la chiamata di Fossati, ho voluto assolutamente venirci”.

Perché?
“Fino a quel momento, per me, rappresentava la concorrenza. Ma anche solo conoscendola da fuori, era chiaro che si trattava di un’azienda in costante crescita: macchinari nuovi, un organico via via più numeroso, scelte mirate nello sviluppo dei prodotti. Poi ci sono entrato. E ho scoperto che qui si lavora davvero in squadra. Lo dicono dappertutto, ma in genere sono solo parole… Qui invece è vero. Così è più facile mettersi a disposizione del progetto”.

Chiediamo a Zarko Pavlovic se gli piaccia scherzare, sul posto di lavoro, per fare squadra. La risposta mostra di che pasta è fatto.
“Preferisco lavorare, che parlare. Bisogna rispettare gli altri, non scherzarci. È molto meglio”.

Ha decisamente ragione. Gli chiediamo come si svolga la sua giornata.
“Inizio verso le sei mettendo ordine tra i compiti che bisogna portare a termine entro la giornata. Poi i macchinari si avviano e non c’è modo di fermarsi fino alla fine del pomeriggio. Tutto deve funzionare alla perfezione. Se i macchinari si bloccano, bisogna fare in modo che ripartano. Se ci sono assenze tra gli operai, bisogna pensare a come sopperire con gli spostamenti necessari. Qualità e quantità dei pezzi lavorati vanno ricontrollate di continuo. È importante essere puntuali con le consegne. Avere in casa e aprire una finestra Fossati vuol dire vedere il futuro migliore”.

E fuori dalla linea di produzione?
“Occorre mantenere un confronto continuo con chi opera in magazzino e nella logistica. Perché i reparti devono lavorare in perfetto accordo, perché tutto funzioni”.